Cerco anime affini, spiriti erranti e compagni di deriva con cui perdere la rotta — o inventarla di sana pianta. Camminatori visionari, scalatori di sentieri improbabili, poeti del dislivello e funamboli del silenzio, pronti a partire verso cime scoscese, scogliere vertiginose, crinali sopra le nuvole e sotto le costellazioni. Si offrono colazioni surreali all’alba, cene improvvisate sotto il cielo storto, risate che fanno eco tra i sassi, e storie — soprattutto storie — da scambiare come talismani consumati. E poi tutto il resto che verrà: caprette parlanti, deviazioni non segnalate, fulmini a ciel sereno (in senso letterale e non), panini schiacciati nello zaino e illuminazioni mistiche al terzo giorno senza segnale