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Giacomo     ðŸ¤Ÿ 527
#trekking
Gustevole Alta Via di Neves
Dal 18 al 19 luglio 2026 🔒
🇮🇹 Trentino-Alto Adige, Italia
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Min 25 anni 🎂 Max 40 anni
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Cosa faremo?
Ciao Zonzers,

Sono a proporre l' Alta via di Neves, pernotti sempre in autonomia.

SCHEDA TECNICA:

Partenza: Lago di Neves 1850 mt
Tipologia: anello 2 Giorni
Dislivello: 1 Giorno + 1450 - 350 2 Giorno + 550 - 1650
Lunghezza: 30 km
Quota massima: 2650 mt, lungo l’altavia di Neves
Tempi: Giorno 1 18 km 8 h con pause Giorno 2 12 km 6h 30 con pause
Segnaletica: ottima
Difficoltà: Difficile
Punti d’appoggio: Rifugio Porro 2419 mt, Rifugio Ponte di Ghiaccio 2545 mt ( Dove pernotteremo )
Cime percorse: Cima Cadini 2888 mt Giorno 2
Segnavia: 24 – 1 – 26
Gruppo: Alpi Aurine, Gran Pilastro, Zillertal
Presenza d’acqua: no, se non nei vari ruscelli
Cosa vedere: Si arriva ai piedi dei ghiacciai dei Neves

INTRODUZIONE:

L’Altavia di di Neves è sicuramente tra le più belle escursioni da fare in valle Aurina, Campo Tures. Salendo al rifugio Porro si prosegue fino al rifugio Ponte di Ghiaccio.
L’Altavia di Neves è un’escursione davvero entusiasmante, tra le più belle della zona. Più precisamente si è in valle di Selva dei Mulini, una valle laterale di Campo Tures. É un classico trekking anche per chi soggiorna in valle Aurina. L’itinerario è spettacolare ma è anche molto impegnativo. È un percorso che si sviluppa per la maggior parte in alta quota, ad altitudini attorno ai 2500 mt. Si percorrono in totale 19 km, affrontando un dislivello in salita di 1150 mt. Compiendo il giro in senso antiorario, la salita al rifugio Porro e la discesa dal rifugio Ponte di Ghiaccio al lago di Neves non presenta grosse difficoltà tecniche, se non il dislivello da affrontare. L’altavia di Neves, invece, è più impegnativa. Intanto, dal rifugio Porro al rifugio Ponte di Ghiaccio ci si impiega quattro ore. Qui sono presenti anche diversi punti leggermente esposti e, in particolare tre punti anche abbastanza esposti. I primi due sono due torrenti abbastanza impetuosi da guadare. Le rocce completamente bagnate risultano essere comunque non molto scivolose con le calzature adatte e si superano con le dovute precauzioni. Il terzo punto, subito prima del rifugio Ponte di Ghiaccio, è una cascatella che scende in una cengia erbosa molto esposta. Anche qui da fare molta attenzione anche se è presente una fune che aiuta la progressione. L’Altavia di Neves rimane comunque un sentiero bellissimo. Un percorso solitario, poche persone fanno l’anello completo, ai piedi di cime altissime delle alpi dello Zillertal. Un percorso che si sviluppa tra bellissime cenge raggiungendo i piedi delle Vedrette di Neves, scrutando la loro lingua di fusione. Si passa sia per il ghiacciaio di Neves Orientale, sia per quello Occidentale, dove da esso scendono molte cascate che formano un bellissimo laghetto di fusione lungo il tragitto. Ai piedi del Gran Pilastro, con uno sguardo dall’alto al lago artificiale di Neves, si assapora la fatica del percorso tra queste alpi al confine tra Austria e Italia. Due rifugi e un’altavia tra i ghiacciai che li collega regalano all’escursionista amante della montagna uno dei più bei percorsi che possa percorrere.

Per fare l’Altavia di Neves si parte dal lago di Neves in valle di Selva dei Mulini. Da Campo Tures, si devia per Selva dei Mulini e Lappago, risalendo tutta la valle. Si giunge così alla strada chiusa a senso unico alternato che porta al lago di Neves (pedaggio 2023, 8 euro tutto il giorno). Se si riesce, si consiglia di lasciare l’auto in uno dei parcheggi più a nord, a circa metà lago. Lasciata l’auto si costeggia a piedi il lago fino a giungere alla fine, dov’è presente una malghetta, Untermaurerer Alm. Superata, si devia a destra per il sentiero 24 che sale al rifugio Porro. Qui inizia una ripida salita in mezzo a un fitto bosco di abeti che solamente guadagnando quota il bosco si dirada, lasciando spazio a vedute dall’alto al lago di Neves. Superata una certa altitudine il bosco sparisce del tutto e si prosegue per radure verdi, lungo un sentiero lastricato che taglia pascoli per il bestiame. Dopo circa un’ora e mezza dalla partenza si giunge così al rifugio Giovanni Porro a 2419 mt. Dal rifugio si prende ora l’altavia di Neves, segnavia nr 1. Si continua perciò a salire, più dolcemente rispetto in precedenza e per numerose cenge erbose, con una vista incredibile sul Gran Pilastro, ci si porta nei pressi del ghiacciaio di Neves Orientale. Qui, si superano diverse pietraie fino a giungervi veramente molto vicino, notando molto bene la lingua del ghiacciaio. Per un ponte di legno, si supera un torrente impetuoso che scende dal ghiacciaio e, per ampi spazi rocciosi, si prosegue per l’altavia. Lungo l’altavia si superano altri due torrenti, questa volta però bisogna guadarli letteralmente con le dovute precauzione. Superato così anche questi due tratti ci si porta in uno splendido laghetto d’alta quota, generato da una grande cascata che scende dal ghiacciaio occidentale di Neves. Qui, più o meno, si è a metà percorso e mancano ancora due ore per il Ponte di Ghiaccio. Si prosegue quindi per l’unico sentiero e si continua verso ovest per bellissime cenge rocciose che successivamente diventano erbose. Tagliando quindi tutta la montagna da est a ovest, dopo aver macinato numerosi km tra infiniti saliscendi, si giunge al rifugio Ponte di Ghiaccio dove subito prima è presente l’ultimo tratto abbastanza esposto da fare attenzione. Dal rifugio a 2545 mt, non rimane che scendere a valle e prendendo il sentiero 26, abbastanza ripido ma privo di difficoltà che porta rettilineamente alla sponda occidentale del lago di Neves dove si trova anche la malga Gemeindealm. Si chiude infine l’anello, girando attorno al lago verso nord.
Che tempo farà?
Dove andremo?
Alta via di Neves, Selva dei Molini, BZ, Italia
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