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Alberto
#hiking
#ferrata
#cammino
#ingiornata
Il 05 ottobre 2025
🇮🇹 Friuli-Venezia Giulia, Italia
APRI IN APP
Min 25 anni 🎂 Max 45 anni
9 posti disponibili
Cosa faremo?
Un'esperienza indimenticabile tra le pareti rocciose e le valli che sussurrano storie di coraggio, resilienza e memoria.
Immagina di percorrere un sentiero verticale, dove ogni appiglio e ogni passo ti avvicinano non solo alla cima, ma anche a una storia profonda e commovente. Questa avventura ti condurrà nel cuore della Valle del Vajont, un luogo che incarna la bellezza maestosa delle Dolomiti e, al contempo, porta le cicatrici indelebili di una tragedia che ha segnato la storia d'Italia. Sarà un'escursione che unirà l'adrenalina della ferrata alla forza della memoria, visitando i borghi resilienti di Erto e Casso e il simbolo della diga.
Il nostro punto di ritrovo sarà la località di Codissago, vicino a Longarone, dove parcheggeremo le auto qui https://maps.app.goo.gl/891jD9k4MAfg6e6WA . Da qui, con il cuore già rivolto all'avventura, inizieremo il nostro cammino verso l'attacco della Ferrata della Memoria.
La Ferrata della Memoria è più di un percorso attrezzato: è un sentiero verticale che si snoda su pareti rocciose suggestive, offrendo panorami incredibili sulla valle sottostante e sulle vette circostanti. Preparati ad affrontare un percorso classificato come difficile, con tratti impegnativi e passaggi in cui la roccia è sprovvista di staffe, richiedendo maggiore forza, equilibrio e pregressa esperienza su ferrate. Ogni presa sarà un passo in un ambiente selvaggio, ma allo stesso tempo magnificamente scolpito dalla natura.
Una volta superata la ferrata, imboccheremo il suggestivo Sentiero Troi de Moliesa, che ci condurrà attraverso un paesaggio che alterna tratti boscosi a scorci aerei, fino a raggiungere la mastodontica Diga del Vajont.
L'attraverseremo a piedi, in un silenzio carico di significato, ammirando la sua imponenza e contemplando il vecchio e originale bacino idrico, oggi un letto di sassi e vegetazione che testimonia la portata della frana. Sarà un momento di profonda riflessione sulla potenza della natura e sulla fragilità della vita.
Spostandoci sull'altro versante della diga, attraverso sentieri che ci offriranno nuove prospettive sul luogo della tragedia, giungeremo fino al Lago del Vajont attuale, un piccolo specchio d'acqua che oggi riposa in fondo alla valle. Da qui, torneremo indietro andano verso Casso.
Casso, arroccato in una posizione ancora più elevata e panoramica di Erto, è un vero e proprio nido d'aquila con una vista privilegiata sulla diga e sulla valle. Le sue case in pietra, alcune delle quali mostrano ancora i segni del tempo e della difficile convivenza con la montagna, raccontano una storia di tenacia e adattamento. Qui il tempo sembra essersi fermato, e l'atmosfera è di una quiete profonda. La sua posizione isolata lo rende un luogo perfetto per la contemplazione e per comprendere appieno la forza della natura e la resilienza umana.
Da Casso, ripercorreremo a ritroso il sentiero, lasciandoci alle spalle le vette che ci hanno accompagnato e le storie che ci hanno commosso, fino a fare ritorno al punto di partenza a Codissago.
Dettagli Tecnici e Requisiti
Tipo di Attività : Ferrata ed escursione storico-naturalistico.
Lunghezza del Percorso: 11 km
Dislivello Positivo: 1000 metri
Livello di Difficoltà : impegnativo. La ferrata presenta tratti impegnativi e passaggi sprovvisti di staffe che richiedono buona forza fisica, equilibrio, assenza di vertigini e pregressa esperienza su vie ferrate. L'intero percorso richiede un buon allenamento fisico per affrontare il dislivello e la lunghezza.
Equipaggiamento Indispensabile
Set da ferrata omologato: Casco, imbrago e dissipatore (obbligatori e in ottime condizioni).
Scarponi da trekking: Con suola ben grippante, adatti a percorsi di montagna e ferrate.
Guanti da ferrata: Per una migliore presa e protezione.
Zaino: Con acqua a sufficienza e snack energetici.
Abbigliamento a strati: Adatto all'ambiente montano e alle possibili variazioni climatiche.
Giacca antivento/impermeabile in base al meteo.
Immagina di percorrere un sentiero verticale, dove ogni appiglio e ogni passo ti avvicinano non solo alla cima, ma anche a una storia profonda e commovente. Questa avventura ti condurrà nel cuore della Valle del Vajont, un luogo che incarna la bellezza maestosa delle Dolomiti e, al contempo, porta le cicatrici indelebili di una tragedia che ha segnato la storia d'Italia. Sarà un'escursione che unirà l'adrenalina della ferrata alla forza della memoria, visitando i borghi resilienti di Erto e Casso e il simbolo della diga.
Il nostro punto di ritrovo sarà la località di Codissago, vicino a Longarone, dove parcheggeremo le auto qui https://maps.app.goo.gl/891jD9k4MAfg6e6WA . Da qui, con il cuore già rivolto all'avventura, inizieremo il nostro cammino verso l'attacco della Ferrata della Memoria.
La Ferrata della Memoria è più di un percorso attrezzato: è un sentiero verticale che si snoda su pareti rocciose suggestive, offrendo panorami incredibili sulla valle sottostante e sulle vette circostanti. Preparati ad affrontare un percorso classificato come difficile, con tratti impegnativi e passaggi in cui la roccia è sprovvista di staffe, richiedendo maggiore forza, equilibrio e pregressa esperienza su ferrate. Ogni presa sarà un passo in un ambiente selvaggio, ma allo stesso tempo magnificamente scolpito dalla natura.
Una volta superata la ferrata, imboccheremo il suggestivo Sentiero Troi de Moliesa, che ci condurrà attraverso un paesaggio che alterna tratti boscosi a scorci aerei, fino a raggiungere la mastodontica Diga del Vajont.
L'attraverseremo a piedi, in un silenzio carico di significato, ammirando la sua imponenza e contemplando il vecchio e originale bacino idrico, oggi un letto di sassi e vegetazione che testimonia la portata della frana. Sarà un momento di profonda riflessione sulla potenza della natura e sulla fragilità della vita.
Spostandoci sull'altro versante della diga, attraverso sentieri che ci offriranno nuove prospettive sul luogo della tragedia, giungeremo fino al Lago del Vajont attuale, un piccolo specchio d'acqua che oggi riposa in fondo alla valle. Da qui, torneremo indietro andano verso Casso.
Casso, arroccato in una posizione ancora più elevata e panoramica di Erto, è un vero e proprio nido d'aquila con una vista privilegiata sulla diga e sulla valle. Le sue case in pietra, alcune delle quali mostrano ancora i segni del tempo e della difficile convivenza con la montagna, raccontano una storia di tenacia e adattamento. Qui il tempo sembra essersi fermato, e l'atmosfera è di una quiete profonda. La sua posizione isolata lo rende un luogo perfetto per la contemplazione e per comprendere appieno la forza della natura e la resilienza umana.
Da Casso, ripercorreremo a ritroso il sentiero, lasciandoci alle spalle le vette che ci hanno accompagnato e le storie che ci hanno commosso, fino a fare ritorno al punto di partenza a Codissago.
Dettagli Tecnici e Requisiti
Tipo di Attività : Ferrata ed escursione storico-naturalistico.
Lunghezza del Percorso: 11 km
Dislivello Positivo: 1000 metri
Livello di Difficoltà : impegnativo. La ferrata presenta tratti impegnativi e passaggi sprovvisti di staffe che richiedono buona forza fisica, equilibrio, assenza di vertigini e pregressa esperienza su vie ferrate. L'intero percorso richiede un buon allenamento fisico per affrontare il dislivello e la lunghezza.
Equipaggiamento Indispensabile
Set da ferrata omologato: Casco, imbrago e dissipatore (obbligatori e in ottime condizioni).
Scarponi da trekking: Con suola ben grippante, adatti a percorsi di montagna e ferrate.
Guanti da ferrata: Per una migliore presa e protezione.
Zaino: Con acqua a sufficienza e snack energetici.
Abbigliamento a strati: Adatto all'ambiente montano e alle possibili variazioni climatiche.
Giacca antivento/impermeabile in base al meteo.
Dove andremo?
Diga del Vajont, Erto e Casso, PN, Italia
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