Questa avventura ti condurrà attraverso le gemme nascoste e i simboli più toccanti dell'Altopiano di Asiago, un vero e proprio museo a cielo aperto dove ogni sentiero narra una storia di coraggio e sacrificio. Preparati a un viaggio che ti lascerà con il cuore colmo di emozioni, tra panorami mozzafiato e le imponenti vestigia della Grande Guerra.

Il nostro punto di ritrovo sarà presso l'accogliente Rifugio Campolongo https://g.co/kgs/Jiiija4 , vicino a Rotzo, dove lasceremo le nostre auto. Da qui, ci addentreremo subito nel bosco, un manto verde che ci avvolgerà in un'atmosfera di pace. La nostra prima meta è la storica Cima Campolongo. Ma prima di raggiungerla, un'emozione inattesa ci attende: la Caverna dello Sciason (o Sieson). Questa profonda cavità carsica, con i suoi quasi 100 metri di profondità, è un fenomeno naturale affascinante, un buco nero nella terra che evoca mistero e meraviglia, testimone silenzioso di millenni di geologia e riparo durante i conflitti. Esplorarla (dall'esterno) è un'esperienza suggestiva, un piccolo tuffo nell'ignoto prima di emergere alla luce della storia.

Una volta raggiunta Cima Campolongo (1720 m), saremo sovrastati dall'imponente mole del Forte Campolongo. Questa fortificazione italiana, tra le più avanzate tecnologicamente all'epoca della Grande Guerra, si erge come un custode di pietra. Potrai quasi sentire gli echi del passato mentre ammiriamo le sue cupole corazzate girevoli (ricostruite in acciaio corten per restituirne la maestosità originaria), le gallerie e le postazioni da cui i cannoni da 149 mm dominavano il fronte. Dalla cima, la vista si aprirà a 360 gradi: le vette del Verena e Vezzena, le maestose Dolomiti di Brenta, il suggestivo Lagorai e l'intera Val d'Astico che digrada verso la Pianura Padana in lontananza.

Dopo aver esplorato la storia e ammirato il paesaggio, scenderemo attraverso un altro sentiero, passando per la caratteristica Baita Caffelatte, per poi fare ritorno al punto di partenza. Ma la giornata è ancora lunga e ricca di sorprese!
La nostra nuova meta sarà il Monte Verena. Ci dirigeremo verso la Croce del Civello, seguendo un sentiero che si snoda nel cuore del bosco, dove l'aria è fresca e profumata di resina. Cammineremo tra abeti rossi, larici e, in alcuni tratti, splendide faggete, con i loro tronchi slanciati che creano giochi di luce e ombra. Passeremo per la Baita Spelonca e, lungo il percorso, avremo modo di scorgere varie rovine e resti di postazioni belliche, piccoli frammenti di un passato che si rivelano discretamente tra la vegetazione.

Man mano che saliremo, la nostra vista si amplierà grazie a diversi punti panoramici, veri e propri balconcini naturali che ci permetteranno di apprezzare appieno la bellezza dell'Altopiano. Una volta in cima al Monte Verena, a 2015 metri di altitudine, raggiungeremo il Rifugio Verena. Qui potremo ammirare il Monumento ai Caduti, un toccante omaggio a chi ha combattuto su queste montagne, e i resti del Forte Verena. Questo forte è celebre per aver sparato il primo colpo di cannone italiano all'alba del 24 maggio 1915, dando inizio alla Grande Guerra per il nostro Paese. Nonostante i bombardamenti che lo distrussero in parte, camminare tra le sue mura crollate e le sue gallerie distrutte è un'esperienza carica di emozione, un viaggio tangibile in uno dei luoghi simbolo del conflitto. La sua posizione, soprannominata "Dominatore degli Altipiani", offre una vista impareggiabile su tutto l'Altopiano e oltre.
Infine, scenderemo per un sentiero che ci condurrà al Rifugio Veneretta, da cui imboccheremo la strada del ritorno.

Ci immergeremo nuovamente tra i profumi del bosco, con i suoi abeti bianchi e rossi, i larici che in autunno si tingono d'oro e i faggi dalle chiome maestose, fino a ritornare al Rifugio Campolongo.

Dettagli Tecnici
Tipo di Attività: Escursione storica e panoramica.
Lunghezza del Percorso: 17 km
Dislivello Positivo: 500 metri
Livello di Difficoltà: Facile/Medio. Il giro non presenta difficoltà tecniche (niente ferrate o tratti esposti che richiedano attrezzatura specifica), ma richiede un buon allenamento e la voglia di camminare per godere appieno del paesaggio e della profonda storia che caratterizza questi luoghi.

Al termine del giro, per celebrare questa giornata ricca di storia e bellezza, potremo fermarci al Rifugio Campolongo per un meritato aperitivo tutti assieme! L'occasione perfetta per condividere le emozioni vissute e brindare a una nuova avventura